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IL PIEDE DEL PODISTA

Fonte La Gazzetta Sportivo

Ogni 20 Km di corsa,si tocca terra 6500 volte.
Le callosità sviluppate naturalmente non sempre bastano a proteggere dai traumi.

LE VESCICHE SI PREVENGONO COSI'

I TIPI DI CARICO

Le regole consigliate per le scarpe:
Scarpe nuove in gara o in allenamento: NO
                                                                   
I materiali ( tomaia, rinforzi, cuciture) devono prima ammorbidirsi. Usatele prima in casa o per camminare.
Misura:
mezzo numero in più rispetto a quella del vostro piede. Una misura maggiore determina uno scivolamento del piede a ogni appoggio.

Scarpa indossata senza calza: NO
Indossare sempre le calze, senza cuciture, e non troppo grandi si arriccerebbero sotto le dita.

Nei punti di maggior sollecitazione mettere vaselina o anche cerotti, che devono essere aderenti ( come il cerotto a nastro ) e privi di spazi mobili ( no cerotti con garrzina) .

Prima di una gara tagliare accuratamente le unghie, ma non troppo corte. Seguire il profilo arrotondato delle dita piuttosto che una forma lineare.

Ecco i consigli da seguire e i primi rimedi.
                                                                                                   
I piedi,per i podisti, sono le strutture più sollecitate. Per garantirne la piena efficienza vanno considerati con estrema cura e attenzione. Ogni piede tocca terra migliaia di volte in ogni seduta (6500 volte circa in un allenamento di 20 km) e la pelle si deve adeguare alle tante frizioni cui è sottoposta. E nei punti di maggior carico si creano anche callosità evidenti a protezione delle ossa e dei muscoli. In una maratona,o in un allenamento lungo,quando la stanchezza modifica l'assetto di corsa il piede è appoggiato male e la distribuzione del carico non è più quella ideale. In questa situazione si formano vesciche sia nei punti di maggior attrito,sia nelle zone dove la pelle è più morbida. Per la prevenzione delle vesciche,il maggior problema che affligge i piedi dei podisti,segui la tabella.

INFEZIONE ALLA CUTE

Quando la vescica c'è già, ed è molto gonfia per la presenza di liquido, va svuotata bucandola con un ago disinfettato. Sopra la vescica svuotata va posto un cerotto speciale"doppia pelle" per guarire la ferita e allo stesso tempo proteggerla da successive pressioni. Un' altra insidia per i piedi di chi corre è quella della micosi plantare, denominata "piede d'atleta" .Questa infezione cutanea è favorita da calore, umidità e quindi dalla scarsa traspirazione del piede e dalla macerazione della cute.
CALLI, DURONI E UNGHIE
           
Tra i più fastidiosi problemi ai piedi, i podisti devono considerare anche quelli derivati dall'ipercheratosi, conosciuta come comparsa di calli o duroni. Questi indurimenti della pelle,causati da un'elevata compressione locale, possono determinare fastidiosi dolori perché il tessuto cutaneo diventa così rigido da infastidire la parte sottostante della pelle, rimasta invece ancora morbida. E' necessario prevenire l'ipercheratosi controllando spesso la pelle dei piedi nei punti di maggior attrito e massaggiando la zona irritata con pomate emolliente. Anche i podisti che hanno la pelle molto secca, e quindi esposta ad abrasioni e piccole ferite che si possono anche infettare, devono ammorbidirla con creme emollienti. Le unghie incarnite sono un altro incubo del podista e per evitare la loro formazione è importante la prevenzione. Consultare quindi un podologo non appena si percepisce un costante dolore tra l'unghia e le parti molli che la circondano. Vittime di questo problema sono sopratutto gli atleti che si allenano spesso su percorsi che comprendono vari tratti in discesa, che determinano un forte impatto proprio sulla punta delle dita. E' il ripetuto traumatismo a determinare l'insinuazione di unghie nelle pliche laterali della pelle, generando il fenomeno noto come unghia incarnita. Il piede va anche rinforzato, non solo con la ginnastica di potenziamento, ma anche da un punto di vista neurologico.

GINNASTICA PROPRIOCETTIVA

Quando si è spesso soggetti a distorsioni, è importante fare ginnastica propriocettiva (con tavolette ) per potenziare, a livello nervoso, la sensibilità della posizione del piede, e acquisire tono nei muscoli. Oltre alla scarpa adeguata è importante anche la suola plantare. Deve avere un sostegno per l' arco plantare, il materiale deve essere resistente, ma non troppo pesante; deve assorbire il carico e allo stesso tempo essere elastica per restituire l'energia accumulata.

UNA BUONA REGOLA

L'eccesso di sudorazione è uno dei nemici peggiori per il piede del podista. Bisogna fare attenzione e seguire semplici precauzioni per ridurre i rischi. Chi suda molto deve usare calze non troppo spesse,oltre a scarpe con una tomaia traforata proprio per favorire la traspirazione della pelle. Bisogna inoltre curare l'igiene della pelle con frequenti lavaggi. Utilizzate saponi non molto aggressivi che alterano il ph (fattore di acidità) della pelle. Non dimenticate di asciugare bene la pelle e, nel caso, applicate pomate e polveri specifiche antimicotiche.

 
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