Interval Training e Corsa Lenta
Fonte La Gazzetta Sportivo Scritto da Orlando Pizzolato
Sono le sedute consigliate a chi vuole
recuperare in fretta la condizione perduta.
I brevi cambi di ritmo sollecitano il cuore, ma non devono
mancare i lavori lunghi, meglio se con finale progressione.
I progetti sportivi fatti prima delle vacanze non sempre si realizzano. Tanti gli ostacoli: il clima troppo caldo, la pigrizia, la difficoltà di trovare percorsi adatti. Spesso si torna dalle vacanze poco allenati e nella necessità di intensificare la preparazione per arrivare in forma alle gare autunnali. Se avete saltato qualche seduta non c’è da preoccuparsi, la condizione sarà calata di poco. Diversa la situazione se si è persa un’intera settimana e ben più grave il danno se la pausa è stata superiore ai 15 giorni. In verità non bisognerebbe mai smettere del tutto durante le vacanze estive, così come nel periodo invernale sostituire le uscite con sedute di potenziamento in palestra onde limitare i danni alla condizione. E’ sufficiente correre 2-3 volte la settimana per mantenere un seppur basso livello di forma. Praticare altre attività sportive aerobiche come ciclismo, nuoto ( specialmente in inverno ), passeggiate in montagna, sci di fondo fanno bene al cuore perché lo tengono in attività. Ma non basta per i muscoli: la corsa sollecita i tricipiti ( muscoli del polpaccio ), il vasto laterale ed il retto femorale ( muscoli della coscia ), mentre chi pedala utilizza il vasto mediale e chi nuota lavora molto con i glutei. Quindi praticare altre discipline non serve a tenere allenati i muscoli della corsa
GLI EFFETTI
Gli effetti dell’interruzione dell’allenamento in vacanza sono differenti da atleta a atleta: tutto dipende dal livello di preparazione che si aveva prima di andare in ferie. Quanto maggiore era il grado di efficienza tanto più elevato è il calo di forma: i problemi più grandi, così, li hanno gli atleti con maggiore efficienza il cui organismo è molto sensibile all’interruzione degli allenamenti. Il loro organismo però, è più pronto a reagire alle sollecitazioni e a riconquistare in tempi brevi un buon livello di efficienza. Chi è meno allenato perderà meno in termini di forma fisica, ma in seguito alla minore efficienza di adattamento dell’allenamento, impiegherà di più a ritrovare la sua efficienza. Un allenamento efficace da inserire nella programmazione per tornare in forma è l’interval training: se si alternano brevi cambi di ritmo ( da 20 a 60 secondi ) a pause di recupero altrettanto brevi si stimola il cuore a pompare rapidamente il verso quei muscoli che sostengono lo sforzo. Questa ginnastica cardiaca affretta i tempi di recupero perché stimola gli organi più sollecitati nello sforzo della corsa. Gli sforzi brevi sono quelli che l’organismo tollera meglio assieme a quelli di bassa intensità ma protratti nel tempo. Sono invece faticose le sedute nelle quali è previsto un livello di impegno simile a quello della soglia anaerobica e che raggiungono i 2-5 minuti.
IN CRESCENDO
Oltre all’interval training c’è la corsa lenta, indispensabile per recuperare la resistenza. Meglio terminare l’allenamento con una progressione di ritmo finale: vi aiuterà a ritrovare più in fretta lo smalto perduto e a migliorare il gesto tecnico. All’inizio la seduta non dovrà superare i 30-40’ ma già dopo 3-4 allenamenti si può arrivare all’autonomia di un’ora di corsa ininterrotta
IL CONSIGLIO
Anche in gara rappresenta un valido stimolo allenante ma bisogna essere consapevoli che il proprio livello di rendimento è inferiore al solito. Si può partecipare a competizioni dopo che sono trascorsi almeno 15 giorni dalla ripresa degli allenamenti, ed è meglio scegliere competizioni con chilometraggio limitato ai 10 km, e ricordatevi di non forzare. Al momento della ripresa si deve evitare di andare troppo forte. E' vero l'organismo dopo il periodo di inattività reagisce bene alle prime sollecitazioni, ma questo non vi deve trarre in inganno. Dopo 10 giorni dalla ripresa degli allenamenti infatti arriva la crisi di affaticamento, quando l'organismo non è più in grado di sopportare il carico di lavoro cui era abituato prima dello stop. Può durare circa 5-8 giorni. E' questo il periodo in cui si avverte maggiore stanchezza, sia dal punto di vista fisico che mentale .E' questo il periodo in cui non bisogna scoraggiarsi.