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Area Tecnica > Campestre
Come diventare più forti nel fango

Fonte La Gazzetta Sportivo scritto da Giancarlo Chittolini

E' l'attività consigliata nelle scuole durante l'inverno.
Aumenta la capacità aerobica,tempra il carattere,stimola l'agonismo.
Importante prepararsi con metodo: non basta correre a lungo
ma è necessario anche un lavoro di potenziamento in palestra

La corsa campestre trae le sue origini in Inghilterra, dove è nata la definizione cross country. Le distanze praticate a livello scolastico erano 3 e 6 km. Nella cultura britannica questo impegno veniva considerato formativo non solo dal punto di vista atletico, ma sopratutto come mezzo per forgiare e temprare il carattere dei giovani partecipanti. Da qui il successo che ha accompagnato per anni la corsa campestre. In Italia questa disciplina è stata introdotta a livello scolastico negli anni Sessanta, solo per i maschi e a partire dalle seconde classi superiori. In seguito con l'avvento dei Giochi della gioventù, la pratica della corsa è stata ampliata alle scuole medie inferiori, sia per i maschi che per le femmine.
Ai più ancor oggi sembrerà inopportuno far correre i ragazzi con basse temperature, spesso nel fango,in condizioni climatiche avverse. In realtà ciò può essere fatto solo dopo un'adeguata preparazione, con un approccio graduale alla fatica che la corsa di resistenza produce, ed educando gli alunni al coretto uso dell'abbigliamento sportivo.
La corsa campestre esalta al massimo le qualità di resistenza e potenza aerobica, e quindi rappresenta l'ideale fondamento preparatorio di tutti gli sport di squadra e delle discipline individuali come sci di fondo,nuoto, pentathlon moderno,triathlon,canottaggio e altri.

L'ALLENAMENTO

L'allenamento specifico è rivolto a educare il ragazzo alla corsa di durata. Spesso succede che, facendo disputare una gara di resistenza ai ragazzi neofiti della corsa campestre,questi al via partano all'impazzata ed esauriscono nei primi 150-200 metri tesori di energie per poi trascinarsi stancamente al traguardo o ritirarsi.
Così abituarli sin dalle prime lezioni di educazione fisica al concetto di corsa al ritmo costante anche lentamente per 15-20 minuti senza interruzione,costituisce un presupposto indispensabile per iniziarli alla corsa di resistenza ( corsa campestre ).
In seguito, con allenamenti mirati, si aumenterà la durata dell'allenamento e in seguito aumenterà anche la velocità di corsa.

I mezzi più efficaci per migliorare la velocità sono:

1 le variazioni di ritmo con pause di corsa lenta;
2 la corsa media e la corsa in progressione di velocità.

In palestra si possono abbinare serie di esercizi per potenziare i vari distretti muscolari eseguiti in circuiti, con intervalli tra le varie stazioni di corsa a bassa e media intensità. Così si otterranno quegli adattamenti necessari affinché i nostri ragazzi possano affrontare serenamente una prova tanto faticosa come la campestre. Particolare importanza riveste anche la scelta del percorso su cui allenarsi. E' preferibile in una fase di perfezionamento, scegliere tracciati ondulati.

LE SCARPE CHIODATE

Un aspetto stridente con l'esigenza che chi pratica la corsa campestre è che gli alunni delle scuole medie inferiori, che partecipano ai Giochi della gioventù, non possono correre con le scarpe chiodate
 
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