Presentazione dello studio - Nuovo Progetto

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Shiatsu > Seconda parte
 Presentazione dello studio  

Tesi di Diploma di: Conte dott. Roberto

Relatore: Tirelli dott. Stefano Ter.Shiatsu
L’obiettivo di questo studio è di verificare come la terapia shiatsu agisca su un gruppo di fondisti maratoneti nel migliorare le loro prestazioni atletiche.
Lo shiatsu si presenta nello scenario delle terapie "del benessere" come quella tecnica "energetica" che ha l’obiettivo di riequilibrare il paziente, inteso nel suo insieme, in senso olistico. Come ho già avuto modo di sottolineare questa tecnica indaga il singolo paziente ponendo domande, osservando, ascoltando e persino registrando gli odori della persona da trattare, prima di formulare una diagnosi "energetica" e prima di ipotizzare un percorso di riequilibrio tagliato "su misura" dell’interessato. Un approccio così diverso da quello attualmente adottato negli studi scientifici, di stampo Occidentale, genera una prima difficoltà alla realizzazione di questo lavoro.
Come posso infatti conciliare l’esigenza di un rigore nello studio, che richiede di selezionare un gran numero di soggetti in modo da avere una popolazione il più omogenea possibile, con la difficoltà pratica di arruolare, seguire e trattare di persona un campione numeroso di atleti, che hanno spesso come unico punto in comune la sola passione per la corsa ?
Credo che col tempo noi tutti riusciremo, lavorando su noi stessi, sulla nostra consapevolezza, a superare la resistenza interiore che abbiamo nei confronti di tutto ciò che ancora non è stato dimostrato scientificamente. Per esperienza diretta (sei anni d’università a biologia e sette di lavoro per un’azienda farmaceutica), so che le metodiche e i criteri di indagine così detti scientifici sono spesso tutt’altro che scientifici. Il metodo scientifico di Galileo Galilei stabilisce che uno studioso, intenzionato a definire un certo fenomeno naturale, debba per prima cosa osservare il fenomeno in questione. Poi deve saper ripetere in modo artificiale lo stesso fenomeno, dimostrando così di averlo capito e di poterlo controllare e deve quindi formulare la legge che lo regola; solo allora può dire di conoscere il fenomeno in modo scientifico.
Lo shiatsu è una tecnica di riequilibrio energetico (e di guarigione), i cui reali meccanismi di funzionamento non sono ancora stati del tutto chiariti. Inoltre la prestazione atletica in una competizione come una maratona risente di così tanti fattori, fisici e mentali, da richiedere molto più di un lavoro come il mio per poter dire che agendo in un determinato modo, eseguendo certi esercizi allenanti, o introducendo una certa variabile, alimentandosi in un certo modo, l’atleta vincerà la gara o migliorerà il suo record personale.
Inoltre durante il periodo dello studio (durato quattro mesi) le condizioni fisiologiche, il grado di benessere degli atleti sono variate ai miei occhi più volte, ma, per rigore del metodo "scientifico" i trattamenti che effettuavo sono rimasti sempre gli stessi. Invece lo shiatsu prevede che la scelta dell’operatore di preferire un percorso di guarigione ad un altro, debba uniformarsi alle variazioni energetiche del ricevente, se queste ci sono e si manifestano.
Selezione degli atleti
Per prima cosa ho selezionato gli atleti. I sei atleti arruolati hanno un’età compresa tra i 51 e i 64 anni, si allenano dalle due alle quattro volte la settimana, non seguono una qualche forma di dieta in particolare, non fumano e, due su quattro sono in pensione. Qualcuno di loro ha sofferto in passato di dolori alla schiena (1), alle ginocchia (3, uno dei quali subendo anche un intervento), alla spalla (1), ma al momento dell’inizio dello studio non manifestavano disturbi di alcun tipo. Nessuno è sofferente di malattie cardiovascolari e tutti hanno superato l’esame di idoneità sportiva obbligatorio per il tesseramento F.I.D.A.L. del 2005.
Scelta dei punti da trattare
Per gli stessi motivi di prima, non potendo scegliere di "personalizzare" i vari trattamenti per ogni atleta, ho utilizzato principalmente i punti appartenenti al meridiano di vescica urinaria e rene, con l’eccezione di punti di fegato (F 8), di vescicola biliare (V.B. 20), di intestino tenue (P.I. 10 e 18), di stomaco (ST. 11) e di vaso governatore (V.G. 4).
Durante molti anni di pratica in ambito sportivo il mio insegnante Stefano Tirelli ha potuto sperimentare l’efficacia di questi punti e ha visto come essi si adattano a integrare e ristabilire gli equilibri energetici negli atleti trattati.
PUNTI DA TRATTARE
Meridiano Muscolo Tendineo della V.U.
V.U. 60
V.U. 57
V.U. 39
F 8
V.U. 36
V.U. 10
V.B. 20
P.I. 10
P.I. 18
V.U. 1
ST. 11
RENE: 1, 2, 3, 7, 9, 10, 12, 13, 19, 20.
V.U.: 1, 23, 26, 28, 29, 31, 33, 34, 35, 36, 37, 39, 40, 52, 56, 60, 66, 67.
V.G.: 4 (con V.U. 23 e V.U.52)

Dal punto di vista della medicina cinese (M.T.C.) i meridiani di vescica urinaria e di rene appartengono all’elemento acqua. Volendo semplificare, secondo la M.T.C. ci sono cinque elementi in natura: Terra, Legno, Fuoco, Metallo e Acqua. Questi si influenzano tra loro, generandosi e inibendosi l’uno con l’altro secondo precisi schemi di dominanza e generazione, che non è il caso di affrontare in questo conteso, ma stabiliscono e conservano un equilibrio armonico e vitale, sempre che l’essere vivente esaminato sia in salute.
L’elemento acqua, i meridiani di vescica urinaria e di rene sono probabilmente tra i più importanti, se non addirittura i più importanti per la M.T.C. nel caratterizzare la salute dell’individuo. Basti pensare che, sempre secondo la M.T.C., al momento del concepimento il nuovo individuo riceve dai genitori e dal cielo l’aspetto più "materiale"di una componente energetica che lo accompagnerà per tutta la vita (altre forme di energie la persona li riceve dal Cielo e dall’ambiente circostante). Senza dilungarci in definizioni e terminologie, questa "energia" di duplice provenienza viene custodita a livello dei reni. La scelta dei Meridiani di Vescica Urinaria, Rene, Muscolo-Tendinei di Vescica Urinaria e dei relativi punti è stata operata in quanto questi sono considerati determinanti nella gestione corretta delle energie di base e nel dare vitalità alle articolazioni e all’apparato muscolo-tendineo; si ritiene inoltre che il trattamento del Meridiano di Vescica Urinaria sia correlato con la corretta postura e con l’efficienza della catena cinetica muscolare; il trattamento dell’elemento Acqua può influenzare positivamente anche la volontà e la concentrazione

DISEGNO DELLO STUDIO
I sei atleti vengono suddivisi in due gruppi (gruppo A e B), ciascuno composto da tre atleti.
Gli atleti appartenenti al gruppo A sono stati sottoposti in un primo tempo a trattamenti shiatsu con stimolazione dei punti relativi all’elemento Acqua, che chiameremo "veri" trattamenti, e dopo un periodo di wash-out di 2 settimane, a trattamenti shiatsu con stimolazione di punti neutri, che chiameremo "falsi" trattamenti.
Gli atleti appartenenti al gruppo B sono stati sottoposti in un primo momento a trattamenti shiatsu con stimolazione dei punti neutri, che chiameremo "falsi" trattamenti, e dopo un periodo di wash-out di due settimane, a trattamenti shiatsu con stimolazione dei punti relativi all’elemento acqua, che chiameremo "veri" trattamenti.
In pratica dopo il periodo di wash-out i due gruppi di atleti si sono invertiti di ruolo.
I "falsi" trattamenti sono serviti per avere dati relativi ad un controllo. In accordo con il tipo di studio gli atleti erano all’oscuro rispetto all’appartenenza al gruppo A o al gruppo B.

Tipo di Studio
Per lo studio è stato utilizzato un approccio in doppio cieco randomizzato con cross-over su 2 gruppi omogenei di atleti in fase agonistica attiva.
Ciascun atleta è stato sottoposto a due cicli di 5 trattamenti circa, in un lasso di tempo di quattro mesi, intervallati da 14 giorni di wash-out, secondo lo schema visto precedentemente.
La scelta dell’appartenenza di un atleta ad un gruppo, anziché all’altro è stata totalmente casuale, e comunque non avrebbe costituito differenza di trattamento, dal momento che tutti gli atleti hanno ricevuto chi prima, chi dopo, entrambi i tipi di trattamento.
Nell’ambito della prima seduta gli atleti sono stati valutati per quanto riguarda i parametri atletici isometrici (picco del momento della forza e integrale del momento della forza nel tempo), l’equilibrio e la propriocettività; a seguire sono stati sottoposti a trattamento shiatsu, e dopo un periodo di due ore, necessario per minimizzare l’affaticamento, sono stati testati nuovamente.
Tutti gli atleti studiati non avevano familiarità con le procedure e gli strumenti impiegati, così da poter garantire di evitare effetti legati all’apprendimento.
Gli atleti, nel corso della seconda e della terza seduta, hanno ricevuto il trattamento shiatsu.

Programma individuale
Prima settimana (prima seduta)
                                      Valutazione al T0 dei parametri atletici con REV ISOCINETICA (baseline)
                        Valutazione al T0 di equilibrio e propriocettività con PEDANA STABILOMETRICA (baseline)
                        Trattamento shiatsu
                        Rivalutazione dei parametri atletici con REV ISOCINETICA (dato in acuto)
                        Rivalutazione di equilibrio e propriocettività con PEDANA STABILOMETRICA (dato in acuto)

Seconda settimana : trattamento shiatsu
Terza settimana : trattamento shiatsu
Quarta settimana (seconda seduta) : trattamento shiatsu
Quinta e Sesta settimana : Wash-out
Settima settimana :
                      Valutazione al T0 dei parametri atletici con REV ISOCINETICA (baseline)
                      Valutazione al T0 di equilibrio e propriocettività con PEDANA STABILOMETRICA (baseline)
                      Trattamento shiatsu
                      Rivalutazione dei parametri atletici con REV ISOCINETICA (dato in acuto)
                      Rivalutazione di equilibrio e propriocettività con PEDANA STABILOMETRICA (dato in acuto)
Ottava settimana : trattamento shiatsu
Nona settimana : trattamento shiatsu
Decima settimana : Trattamento shiatsu

 
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