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VELOCI IL PIU’ A LUNGO POSSIBILE

Fonte La Gazzetta Sportivo scritto da Orlando Pizzolato
L’aspetto tecnico dove solitamente il podista amatore è più carente, è quello della resistenza alla velocità, cioè della capacità di sostenere a lungo un ritmo elevato. Quando in gara si verifica un calo di rendimento, e questo succede soprattutto nella seconda parte o nei chilometri finali, è evidente che la carenza sta proprio nella resistenza alla velocità. Se in allenamento quasi tutti i podisti non hanno difficoltà a correre anche ad andature elevate, e mi riferisco agli allenamenti di ripetute, i maggiori disagi emergono proprio in gara dove lo sforzo è intenso e senza soluzione di continuità. La capacità di tenuta è quindi indirettamente proporzionale all’intensità del ritmo di corsa. Quando l’amatore corre a ritmo lento non ha difficoltà a mantenere l’impegno, ma i disagi aumentano quando si cambia il ritmo di andatura più sostenuta come quelle delle corse medie, del corto veloce e delle ripetute, tanto che a un certo punto per tollerare lo sforzo è costretto a costruire pause di recupero. Ed è proprio che su queste interruzioni che si può costruire la tenuta.
LE PAUSE
Con una progressiva riduzione della durata delle pause, l’organismo si adegua a recuperare più in fretta e a svolgere maggiori carichi di lavoro. Ad atleti di vertice bastano una decina di secondi per riprendere a tollerare maggiori livelli di sforzo, all’amatore possono servire anche tempi doppi. Questa sostanziale differenza nel recupero dipende dall’efficienza dei meccanismi aerobici. Poiché le proprietà che rappresentano le fondamenta su cui costruire altre importanti qualità collegate alla resistenza, come appunto la tenuta, è necessario dedicare maggior parte della preparazione proprio al loro sviluppo. Quanto più questa base è ampia, tanto più facile è poi eseguire le sedute che permettono di acquistare una valida resistenza alla potenza, come viene definita la resistenza alla velocità.
GLI ALLENAMENTI
Gli allenamenti specifici per migliorare la tenuta ai ritmi veloci sono:
1) la corsa a ritmo medio;
2) il corto veloce;
3) le ripetute con recuperi brevi oppure con recuperi corsi ad andatura sostenuta;
gli atleti di vertice scelgono di preferenza quest’ultimo tipo di allenamento, perché è più efficace, anche se decisamente il più impegnativo. Per gli amatori, che mancano di una solida e consistente base aerobica, è consigliabile dedicarsi alla corsa media, al corto veloce e alla progressione di ritmo, una seduta che racchiude in sintesi le caratteristiche di entrambi gli allenamenti.


PRIMA E DOPO

Considerata l’intensità di questi allestimenti, che richiedono un forte dispendio muscolare, ricordatevi di far procedere le sedute da esercizi di mobilità articolare e di stretching. Concludete l’allenamento con corsa lenta e esercizi di defaticamento.

LA PROGRESSIONE

La progressione è un allenamento che prevede il passaggio dell’andatura della corsa media fino al limite della soglia aerobica. Gli incrementi del ritmo non sono mai bruschi e repentini, ma controllati e costanti. Una progressione della durata di un’ora circa può essere così strutturata:

40% a ritmo di corsa lenta =25 minuti

30% a ritmo di corsa media =18 minuti

20% a ritmo di corsa veloce = 12 minuti

10% a ritmo di soglia anaerobica = 5 minuti

LA CORSA MEDIA

Nell’ambito di una programmazione si può iniziare con le sedute di corsa media per arrivare anche alle ripetute con recuperi incompleti, in prossimità del periodo agonistico, ma passando però per la progressione.

La corsa media va corsa al 90% della soglia anaerobica, o a un’intensità corrispondente all’85% della frequenza cardiaca massima, oppure ad un ritmo di 15-20 secondi più lento rispetto all’andatura che si tiene in una gara di 10 km.

La durata della corsa media varia a seconda dei livelli di efficienza; può durare 15-20 minuti per i poco allenati 30-40 minuti per gli amatori di livello medio fino ad arrivare a 50-60 minuti per gli amatori ben allenati.

I maratoneti, però, in un paio di occasioni possono arrivare a espandere la corsa media fino a 1h20’-1h30’.
 
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