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Una bella accellerata e via

Fonte La Gazzetta Sportivo scritto da Ennio Preatoni

Non è uno sprint mozzafiato, non bisogna dare tutto nei primi 30 metri.

Il movimento dev'essere sviluppato e intensificato nella seconda parte.

L'appoggio è sul metatarso del piede, e non si usano i talloni.

Le accelerazioni vanno provate in pista dopo un buon riscaldamento.

Ecco  (dall'alto in basso e da destra a sinistra ) la serie di un'accelerazione.
Alla partenza
(1) il busto deve essere quasi parallelo al terreno. In questa fase non è necessario esprimere la massima velocità.Il vero e proprio sviluppo dell'azione avviene nella parte centrale
(2).Prima di fermarsi al termine dell'accelerazione
(3) è bene rallentare il ritmo. In nessuna delle tre fasi interviene il tallone, perché l'appoggio va fatto sul metatarso del piede. Prima di cominciare è bene svolgere qualche esercizio di riscaldamento.

L'accelerazione è la messa in moto rapida ed esplosiva, che consente di muovere nel minore tempo possibile la massa corporea e permettere, nella seconda parte dell' accelerazione, un migliore sviluppo della massima velocità lanciata.Non è importante essere davanti solo nei primi metri: la migliore accelerazione è quella che consente un migliore sviluppo della seconda parte dell' azione.
Quindi la partenza non deve essere troppo convulsa e impegnata, ma deve consentire di mantenere per un tempo più a lungo la vecchia velocità massima. Una buona accelerazione deve terminare almeno a 30 metri per collegare la parte iniziale con partenza da fermo con la vera e propria parte lanciata.

A CHE COSA SERVE

L'accelerazione migliora la messa in moto, consente di muoversi rapidamente e di sprecare il minor tempo possibile. Inoltre aiuta a preparare adeguatamente la partenza dai blocchi; consente di migliorare la coordinazione e la rapidità dei movimenti

IL TIPO DI IMPEGNO

Si ha un grosso impegno neuro-muscolare unito a fluidità dell'azione.SAi passa da caratteristiche di forza esplosiva nei primi passi a un'azione più elevata nella fase lanciata.

DOVE E QUANDO

Le accelerazioni devono essere fatte prevalentemente in pista. Si eseguono dopo un buon riscaldamento: almeno 10 minuti di corsa lenta, 15 di stretching ( allungamento muscolare ), andature e 3-4 allunghi.

DUE PARTENZE

Le accelerazioni si possono eseguire da fermi o in movimento ( con alcuni passi che le precedono ).

Se si parte da fermi, il busto è posto quasi parallelo al terreno, gli arti inferiori sono divaricati sul piano sagittale,l'arto dominante invece è posto davanti. Per le accelerazioni esistono principalmente due modi di eseguire la partenza:

1 lasciando cadere il busto in avanti e nello stesso tempo inseguendo con le ginocchia ben chiuse verso avanti-alto le spalle che fuggono in avanti a salire verso il busto:

2 con un precedente leggero movimento oscillatorio, che facilità la messa in moto.

SPINTE E APPOGGI

Le spinte dei piedi e l'azione delle cosce sono molto importanti. Il tempo di appoggio passa dai tempi lunghi a tempi brevi. Le spinte sono esplosive e potenti nei primi passi e via via più leggeri e brevi al termine dell'accelerazione. L'appoggio del piede è metatarsale. Mai usare il tallone. Gli arti superiori oscillano in ausilio all'azione degli arti inferiori. Quindi l'azione delle braccia è breve e dinamica, coordinata alle spinte potenti dei piedi. In partenza si può avere il braccio destro avanti, se la gamba sinistra è avanti,oppure entrambe le braccia distese avanti sotto le spalle in posizione. Il capo, allineato con il tronco, resta decontratto: il collo non deve irrigidirsi.Lo sguardo è rivolto ai piedi nella messa in moto, poi via via il busto sale gradualmente nella posizione di assetto ideale con leggere inclinazioni in avanti quasi prossime alla verticale ( circa 10 gradi avanti ) . L'angolo ginocchio-gamba dell'arto anteriore nella fase lanciata è di circa 100 gradi.

L'ALLENAMENTO

Ed ecco in che modo utilizzare le accelerazioni durante il vostro piano di lavoro.

1 Fare accelerazioni di almeno 30 metri a intensità elevata con il suggerimento di migliorare l'efficacia in funzione dell'impegno.

2 Svolgere poche ripetizioni nel periodo invernale ( 3-4 ) e molte nel periodo agonistico ( fino a 6-8) con 1' 30"- 2 ' di recupero.

3 Per migliorare l'azione di esplosività e di forza veloce si possono fare salite con il 20 12 per cento di pendenza: 2 serie di  4-5 ripetizioni con 3 minuti di recupero tra le ripetizioni e 8 minuti tra le serie.
 
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